lunedì 3 giugno 2013

Buona Prassi: "la promozione della salute e della sicurezza sul lavoro nei cantieri edili"

Il cantiere edile è un luogo di lavoro caratterizzato dalla presenza di numerose imprese e lavoratori autonomi che svolgono, all’aperto, attività temporanee e spesso simultanee; frequente è la presenza di lavoratori non in regola con gli obblighi contributivi ed assicurativi.
Tale situazione determina un aumento del rischio per tutti i lavoratori che si trovano ad operare nel settore edile.
Molti sono gli interventi attuati nel settore delle costruzioni per ridurre sia i rischi lavorativi per gli addetti che il fenomeno del lavoro nero. Numerose, ad esempio, sono state negli ultimi anni le campagne di vigilanza nei cantieri e gli interventi volti a formare ed informare gli operatori del settore edile quali: committenti, datori di lavoro, lavoratori autonomi, lavoratori, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, coordinatori per la sicurezza, liberi professionisti.
Molti di questi interventi sono stati realizzati dagli Enti Pubblici preposti al controllo del rispetto delle norme antinfortunistiche, coordinati dalle varie Regioni, anche in accordo e collaborazione con le Organizzazioni Sindacali, le Associazioni di Categoria dei datori di lavoro e gli Ordini Professionali.
Proprio in considerazione dei rischi presenti nei cantieri edili sono state predisposte normative specifiche fin dagli anni ’50, come ad esempio il DPR 164/56; la Direttiva europea 92/57/CEE, recepita in Italia con il D.L.vo 494/96, ha cercato di rispondere alle difficoltà del settore organizzando un sistema di prevenzione nei cantieri incentrato sulla figura del coordinatore per la sicurezza e che coinvolgesse in prima persona il committente, soggetto per il quale l’opera viene realizzata.
Attualmente la normativa specifica per la sicurezza del settore edile, sia quella degli anni ’50 che quella più recente di ispirazione europea, è stata inclusa nel nuovo testo unico sulla sicurezza (D.L.vo 81/08) insieme alla normativa generale che vale per tutti i settori produttivi.
Nonostante la presenza di norme specifiche ed il notevole impegno profuso per la sicurezza e la prevenzione nel settore delle costruzioni, ancora oggi rimane elevato il numero degli infortuni sul lavoro, spesso mortali, nei cantieri edili.
E’ pertanto ancora necessario sperimentare nuovi e più efficaci interventi e lo stesso Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro indica tra le misure generali di tutela anche l’adozione di codici di condotta e di buone prassi, coerenti con la normativa ed adottate volontariamente, finalizzate alla promozione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Tale approccio appare tanto più necessario nei cantieri affidati a micro e piccole imprese dove la problematica della sicurezza è ancor più collegata alla realtà operativa quotidiana piuttosto che ad una definizione, solo formale, delle regole.
Dal collegamento seguente si accede ad un documento per "la promozione della salute e della sicurezza sul lavoro nei cantieri edili", in cui si riassumono i risultati dell'indagine ed alle relative conclusioni.