domenica 26 aprile 2009

La revisione 2008 della ISO 9001

Fonte: Brochure informativa "Sistemi di gestione per la qualità. La nuova norma UNI EN ISO 9001:2008", UNI - Ente nazionale italiano di unificazione, 26 novembre 2008

Il 15 novembre 2008 è stata pubblica la nuova versione della Norma ISO 9001, che fornisce un modello per i Sistemi di Gestione della Qualità delle organizzazioni. Essa rappresenta la terza revisione di questo Standard che, solo in Italia, conta alla fine di Aprile 2009 quasi 122.000 certificazioni. Nella nuova versione, non sono stati modificati i requisiti già presenti nella versione 2000 e non ne sono stati aggiunti di nuovi; i cambiamenti voluti dal comitato tecnico sono stati diretti a:
  1. una maggiore puntualizzazione di alcuni concetti, per migliorarne la comprensione e, conseguentemente, evitare ambiguità interpretative che potevano portare a divergenze nell'applicazione di alcuni punti dello Standard e
  2. continuare nella ricerca di una sempre maggiore compatibilità con la Norma ISO 14001:2004 (che fornisce un modello per i Sistemi di Gestione Ambientale), in modo da facilitare ancora di più l'integrazione dei due strumenti.
Nel dettaglio, i principali cambiamenti rispetto alla versione del 2000 riguardano i seguenti paragrafi:
  • Introduzione (§ 0.1).
  • Scopo e campo di applicazione (§ 1.1).
  • Sistemi di gestione per la qualità (§ 4.1).
  • Risorse umane (§ 6.2.1).
  • Ambiente di lavoro (§ 6.4).
  • Processi relativi al cliente (§ 7.2.1).
  • Progettazione e sviluppo (§ 7.3.1).
  • Monitoraggio e misurazioni (§ 8.2.1).
  • Azioni correttive (§ 8.5.2).
  • Azioni preventive (§ 8.5.3).
Dettagli delle modifiche apportate con la revisione del 2008
  • Il paragrafo 0.1 "Introduzione" inserisce un nuovo elemento da considerare per progettare ed attuare un sistema di gestione per la qualità, ovvero il contesto nel quale opera l'organizzazione, i suoi cambiamenti ed i rischi ad essi correlati.
  • Il paragrafo 1.1 "Scopo e campo di applicazione" specifica che con "PRODOTTO" si intende il risultato di tutti i processi di realizzazione, anche quelli intermedi, in questo modo si è specificato che per assicurare la conformità del prodotto finale, i requisiti della norma devono essere rispettati in ogni fase della produzione.
  • Il paragrafo 4.1 "Sistema di Gestione per la qualità", chiarisce meglio come debbano essere posti sotto controllo da parte dell'organizzazione quei processi che la stessa esternalizza, richiedendo che il tipo e l'estensione del controllo da applicare su tali processi siano ponderati in base ai diversi fattori che l'organizzazione dovrà accuratamente considerare, in quanto tali processi rimangono sotto la sua responsabilità.
  • Nel paragrafo 6.2.1 "Risorse umane", si chiarisce che si deve ampliare la formazione del personale in quanto la conformità del prodotto ai requisiti è influenzata indirettamente dall'operato del personale stesso. Conseguentemente l'organizzazione deve porre un maggior sforzo al fine di istruire ed addestrare i propri addetti.
  • Nel paragrafo 6.4 "Ambiente di lavoro", si forniscono alcuni esempi su cosa si intende per ambiente di lavoro e come l'organizzazione può agire, in base alle proprie peculiarità.
  • Nel paragrafo 7.2.1 "Processi relativi al cliente" si introduce il concetto che è necessario considerare le attività successive alla consegna nei requisiti relativi al prodotto. Ciò può comportare che in alcuni casi, tali azioni, devono essere gestite all'interno del sistema qualità dell'organizzazione, accompagnando il cliente fino allo smaltimento del prodotto stesso.
  • Nel paragrafo 7.3.1 "Progettazione e sviluppo" la nuova norma precisa che le finalità delle verifiche, dei riesami e delle validazioni sono specifici ma in alcune circostanze è possibile accorpare le tre attività mantenendo in chiari i criteri con cui si conducono i controlli della progettazione.
  • Nel paragrafo 8.2.1 "Monitoraggi e misurazioni" si pone l'accento su come l'organizzazione può affrontare tale tema, utilizzando le informazioni che normalmente essa già possiede (per esempio, l'andamento delle vendite, le richieste in garanzia), invitando le organizzazioni ad avvalersi di tali dati per affiancarli alle più classiche indagini di customer satisfaction.
  • Nel paragrafo 8.5.2 "Azioni correttive" e nel paragrafo 8.5.3 "Azioni preventive", si puntualizza che non sono tanto le azioni in sé a dover essere riesaminate dopo che sono state implementate, ma la loro effettiva efficacia nell'ambito del sistema di gestione.
Le principali novità: il punto di vista